domenica 25 giugno 2017

Di corsi improbabili e bizzarri festini

Vi capita mai di fare cose assurde legate al lavoro che svolgete?
Nel luogo dove lavoro vengono organizzati almeno due corsi di aggiornamento al mese. Di solito sono ad un'ora scomoda, tipo alle 13.30, roba che se sono reduce dal turno del mattino vorrei solo mangiare e crollare sul letto, mentre se sono al pomeriggio li devo saltare perchè sono di turno, per poi recuperarli un altro giorno, ad un'ora scomodissima. 
Devo dire che comunque la struttura dove lavoro ha un'abilità particolare per piazzarli quando ho un giorno libero, col risultato che, dopo aver lavorato per magari sei giorni di fila, mi tocca tornare sul luogo di lavoro ( 55 km di distanza da casa) anche il giorno seguente.
I corsi di aggiornamento toccano svariati argomenti, ma sono usualmente noiosi come quelli italiani, con gente che viene a parlare di qualcosa, una stanza dove immancabilmente non ci sono mai abbastanza sedie, un power point che metà dei presenti non riesce a vedere a meno di non alzarsi in piedi e a volte ( ma molto raramente) il pranzo gratis.

Io ed i miei colleghi durante un corso di aggiornamento standard. Immagine da QUI


Recentemente però, ho dovuto partecipare ad un incontro che è stato completamente diverso.
Il titolo, rullo di tamburi, era "Management dell'intestino", non esattamente uno di quegli argomenti per cui resti sveglio alla notte pensando a come puoi sopravvivere senza avere nozioni a riguardo, ma tant'è, è legato al mio (attuale) lavoro e quindi bisogna sorbirselo.
Se me lo avessero chiesto prima, avrei giurato di sapere come si sarebbe svolto il corso: sedie, gente che segue annoiata e stanca, power point con qualche nozione introduttiva di anatomia e fisiologia intestinale, seguita dalla faccenda del management. Però mi sbagliavo.
Le sedie questa volta erano disposte in circolo attorno ad un tavolo, sopra cui erano poggiati una quantità incredibile di oggetti, che andavano da bicchieri di plastica alla pasta modellabile per bambini, che quando ero bambina io si chiamava Didò. Niente power point.
Il corso è iniziato proprio col Didò: abbiamo dovuto modellare i diversi tipi di cacca della Bristol Stool Chart.
Eh già, c'è una tabella per classificare anche questo.
Non chiedetemi a cosa sia servito: era così e basta. Tra l'altro la Bristol Chart la conosciamo bene, anzi, benissimo, non avevamo certo bisogno di questo momento creativo. Vi risparmio il resto del corso, durante il quale, comunque, ho imparato cose che non avrei mai immaginato, ma proprio MAI. Non le riporto qui per mantenere un po' di decoro. 
A metà corso, la docente, imperturbabile, ha tirato fuori un gigantesco pannolone e lo ha indossato sopra ai vestiti, continuando poi a spiegare come se non ci fosse nulla di strano.
Il corso è terminato con una lezione sui vari tipi di lassativi, e anche qui sono stata colpita dall'approccio pratico: la tizia col pannolone ha infatti aperto la confezione di bicchieri di plastica e abbiamo dovuto fare tutti insieme un bel brindisi a base di lassativi, con lei che ci incitava a provarne di diversi tipi e continuava a riempire bicchieri, come un'improvvisata barman. Per sentire il sapore, ci è stato detto. No, il senso di questa cosa sfugge anche a me.

Occasioni sociali
La vita sociale dello staff del posto dove lavoro è una cosa che sta particolarmente a cuore alla nostra manager. L'idea, in effetti probabilmente giusta, è che, visto che dobbiamo lavorare come un team, è opportuno promuovere eventi che ci permettano di stare insieme e socializzare anche fuori dall'orario di lavoro, per creare più affiatamento tra di noi.
Si organizzano quindi feste di compleanno, cene e serate al pub, nonchè partecipazione di gruppo ad eventi della cittadina (feste di paese e balli).
Ogni volta che all'orizzonte si profila una di queste occasioni sociali, nella bacheca nella stanza dello staff appare un foglio per descrivere l'evento e raccogliere le adesioni.

Qualche settimana fa una mia collega, posata signora di sessant'anni, ci ha invitati tutti a casa sua per festeggiare il primo mese nella casa nuova. Puntualmente è apparso l'annuncio in bacheca: il giorno X, tutti a casa di S. per un "Pure Romance party" per festeggiare la nuova abitazione.
Lo strano titolo della festa non mi ha stupito, ho immaginato che alludesse al fatto che occorresse mascherarsi con vestiti improbabili, tipo da principessa Disney.
Da queste parti la gente adora mettersi vestiti assurdi e parrucche. La prima volta che mio marito ed io siamo entrati in un pub locale, era in corso una festa di compleanno (la festeggiata compiva cinquant'anni). La prima cosa che ho notato è stata una matura signora con addosso un bikini leopardato. Poi una tizia vestita come C3PO. Poi il fatto che tutti gli uomini (ma proprio tutti) avessero la parrucca. E così via, finchè i miei normali jeans non hanno iniziato a farmi sentire un pelino fuori posto.

Insomma, niente di strano che la mia collega avesse organizzato una festa in maschera.
Il giorno in questione però io ero di turno, così le ho presentato le mie scuse e le ho detto che "un'altra volta volentieri".
Qualche giorno dopo appaiono nella stanza dello staff dei cataloghi a fiorellini, con le parole "Pure Romance" sulla copertina.
- Oh guarda, devono essere profumi - ho pensato, aprendone uno.
Sarà che non ne avevo mai visto uno, sarà che alcuni anche dopo essermi spremuta le meningi non sono minimamente riuscita a capire come funzionino, ma ci ho messo un po' a realizzare che erano sex toys.

Le mie colleghe ci sono andate quasi tutte, manager inclusa, e si sono divertite un sacco.
Pare che questa ditta, la "Pure Romance" (trovo il nome azzeccatissimo!) offra la possibilità di organizzare  feste a domicilio in cui viene una rappresentante a parlare dei prodotti. Mi hanno detto che hanno parlato più che altro di profumi (non propriamente roba che mettereste per uscire, ma meglio di una conferenza sui vibratori) e sono rimaste tutte entusiaste di uno in particolare (un profumo, specifichiamo) che pare cambi odore a seconda della persona che lo usa.

Insomma, io lavoravo e mi sono persa tutto questo, quindi oggi non posso snocciolarvi preziose perle sulla seduzione e tutto il resto, ma volevo lo stesso condividere con voi alcune delle cose assurde legate al mio lavoro.
Alla prossima!

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